Per entrare in Italia il cittadino di un Paese che non appartiene all’Unione europea deve avere i seguenti documenti:
– passaporto (o documento equipollente);
– visto di ingresso rilasciato dall’autorità consolare italiana;
– idonea documentazione sullo scopo del viaggio.
Il “decreto flussi” stabilisce ogni anno le quote massime di stranieri extra Ue che possono entrare in Italia per svolgere lavoro subordinato.
La quota numericamente più consistente viene riservata ai lavoratori subordinati non stagionali.
Una via preferenziale è riservata anche ai lavoratori con ascendenze italiane (fino al terzo grado) che risiedono in una nazione con cui il Ministero degli Esteri ha firmato appositi accordi.
Sarà possibile inviare le domande per l’assunzione per lavoro stagionale fino al 31 dicembre 2013, disponibile sul sito del Ministero dell’Interno, presso il Dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione.
Sul fronte pensione la direttiva dispone che i lavoratori extra-comunitari, una volta rientrati nel Paese d’origine, potranno ricevere la pensione esattamente negli stessi termini e alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato membro in cui hanno maturato il trattamento previdenziale.